Aumento dei prezzi e delle distanze e quindi le indennità di trasferta degli ufficiali giudiziari, nonché le spese di spostamento e di benzina per gli avvocati.
Il taglio dei tribunali e la conseguente rivoluzione della geografia giudiziale porterà con sé, nell’immediato, alcuni effetti negativi per le tasche dei cittadini.
Tra questi vi è il possibile incremento delle spese per la notifica degli atti giudiziari e delle richieste di pignoramento: ciò a causa delle maggiori distanze che dovrà percorrere l’ufficiale giudiziario in caso di recapito a mano del plico al destinatario.
Come a tutti noto, infatti, i costi della notifica variano a seconda della lontananza del luogo ove il preposto alla notifica deve consegnare l’atto. I diritti vengono infatti calcolati sulla base delle indennità di trasferta.
Dunque, per una notificazione a mani del destinatario, si calcola il rimborso chilometrico sulla distanza tra la sede del tribunale in cui si trova l’ufficiale giudiziario e il domicilio del destinatario.
Per evitare questi aggravi, si potrebbe prescegliere la notifica a mezzo posta, nel qual caso la misura del pagamento è fissa (ed ammonta a circa 11,19 euro).
Ma potrebbero esservi circostanze in cui il mittente voglia avere maggiore certezza circa l’effettività della consegna; in tali casi, solo la notifica nelle mani del destinatario risponde a queste esigenze.
Prima delle recenti soppressioni dei tribunali, le sezioni distaccate erano anche competenti per la notifica degli atti presso i Comuni appartenenti alla loro ripartizione territoriale.
Questo significava che l’ufficiale giudiziario doveva percorrere brevi distanze per raggiungere il destinatario della notifica.
Invece, una volta soppressa la sezione distaccata, il numero dei chilometri si calcolerà da oggi a partire dalla sede del tribunale e non più della soppressa (e più vicina) sezione distaccata: la distanza quindi aumenta inevitabilmente e, con essa, anche il costo della notifica della trasferta dell’ufficiale giudiziario.
Ciò vale non solo per le notifiche degli atti giudiziali, ma anche per le esecuzioni, come ad esempio la notifica di un pignoramento o lo stesso pignoramento.
Per avere un’idea dell’incremento si consideri che l’indennità di trasferta è stabilita con decreto del ministero della Giustizia il quale attualmente prevede i seguenti importi [1]:
– fino a 6 km, 1,93 euro;
– fino a 12 Km, 3,52 euro;
– fino a 18 Km, 4,86 euro;
– oltre i 18 Km, per ogni percorso di 6 Km o frazione superiore a 3 Km di percorso successivo, nella misura di 4,86 euro, aumentata di 1,03 euro.
Se poi si chiede la notifica con urgenza, il costo aumenta.
È chiaro che se un tempo l’ufficiale giudiziario, trovandosi nella sezione distaccata più vicina al destinatario della notifica, prevedeva delle tariffe più basse, da oggi non sarà più così.
Per cui il costo delle notifiche degli atti giudiziari e degli atti esecutivi subisce un’immediata impennata.
Si tratta di incrementi proporzionali molto alti.
Ma non è solo questo.
Chi porta l’atto da notificare all’ufficiale giudiziario è sempre l’avvocato, che lo fa di persona o incaricando un addetto di studio.
La cancellazione delle sezioni staccate farà sì che tutti i legali residenti in zone distanti dal tribunale dovranno ora addossare sul cliente i maggiori costi per ogni trasferta (spese di viaggio, di benzina, ecc.), anche se per semplici adempimenti di cancelleria.
E OLTRE A QUESTI RINCARI, si dovrà fare i conti anche con le nuove tariffe forensi! (per approfondimenti leggete qui).
La soluzione è davanti ai vostri occhi: il RECUPERO CREDITI STRAGIUDIZIALE! Costi e tempi certi, servizio immediato!!!